Qualificazione delle stazioni appaltanti

qualificazione stazioni appaltanti

Dal 1° luglio per effettuare le procedure di acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti (140mila euro) e per l’affidamento di lavori d’importo superiore a 500.000 euro, le stazioni appaltanti devono essere qualificate.

Non è invece necessaria la qualificazione per l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori.

Chi deve richiedere la qualificazione?

Per ottenere la qualificazione, le stazioni appaltanti dovranno presentare apposita istanza tramite l’apposita sezione dell’AUSA e trasmettere le informazioni e i dati richiesti dall’ANAC per la verifica dei requisiti di qualificazione.

Come specificato nella dichiarazione del presidente dell’Anac:

Non dovranno presentare la domanda di qualificazione, in quanto iscritti di diritto nell’Elenco ai sensi

dell’art. 63, comma 4 del d.lgs. n. 36/2023, i seguenti soggetti:

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, compresi i Provveditorati interregionali per le

opere pubbliche,

Consip S.p.a.,

Invitalia

Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a.,

Difesa servizi S.p.A.,

Agenzia del demanio,

Soggetti aggregatori di cui all’articolo 9 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con

modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, Sport e salute S.p.a.

Tutte le altre stazioni appaltanti sono tenute in ogni caso accedere al servizio “on line” per la

presentazione della domanda di qualificazione.

I soggetti che non ricadono nell’ambito soggettivo della qualificazione ai sensi dell’art. 62, comma

17, d.lgs. 36/2023 dovranno dichiararlo accedendo al servizio “on line” per la presentazione della

domanda di qualificazione. Si tratta in particolare di:

i – imprese pubbliche e soggetti titolari di diritto esclusivi e/o speciali operanti nei settori

di cui agli articoli 141 e ss. del d.lgs. 36/2023;

ii – soggetti privati, titolari di permesso di costruire o di un altro titolo abilitativo, che

assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o

parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso (cfr. art. 13, comma 7, e all. I.12

del d.lgs. 36/2023);

iii – Commissari straordinari, per l’attuazione degli interventi cui sono preposti;

A questi soggetti non sarà conseguentemente applicato il blocco del rilascio del CIG.”

Come ottenere la qualificazione?

Per ottenere la qualificazione, le stazioni appaltanti devono presentare una serie di requisiti.

Tra i requisiti premianti che favoriscono la qualificazione vi è anche la presenza di sistemi di gestione della qualità conformi alla norma UNI EN ISO 9001 degli uffici e dei procedimenti di gara.

Ancora una volta è opportuno sottolineare quanto la certificazione ISO 9001 stia diventando indispensabile in numerosi settori.

Ti ricordiamo inoltre che in alcuni casi la certificazione in oggetto è obbligatoria per assolvere agli obblighi di legge! Vuoi sapere quali? Qui puoi recuperare il nostro articolo 

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